Hoax e mistificazioni
Pioggia di soldi da Microsoft
Ricevetti nell’ottobre 2005 una singolare email, della quale riporto il testo:
Cari Amici,
Leggete questa lettera ed agite velocemente.
Io vi invio questa lettera, in quanto tale informazione mi è stata inviata da un professionista e caro amico.
La Microsoft e AOL al giorno d’oggi le più grandi compagnie della rete, per assicurare ad Internet Explorer il posto di programma più usato, hanno testato la versione beta di
questo programma. Quando invierete questa lettera ai vostri amici, Microsoft la controllerà (sempre che essi usino Microsoft Windows¹) x 2 Settimane. Microsoft vi pagherà €245 per
ogni persona a cui manderete questa comunicazione. Microsoft pagherà €243 per ogni vostra lettera forwardata e per ogni terza persona che riceverà la vostra comunicazione, Microsoft pagherà €241. Tra due settimane, Microsoft si metterà in contatto con voi via email e vi spedirà l’assegno.
Io all’inizio ho dubitato fino a quando, due settimane dopo che ho mandato tale comunicazione, non ho ricevuto per posta elettronica la comunicazione e alcuni giorni dopo l’assegno di €24800.00.
Dovete assolutamente mandare tale comunicazione prima che termini il test della versione beta di Internet Explorer.
Colui che si può permettere tutto questo è il signor Bill Gates. Tutte le spese di marketing sono da lui sostenute.
Che qualcuno possa aver creduto a un hoax di questo genere mi lascia veramente perplesso. L’enormità stessa delle cifre promesse vela l’intera questione di una tale inverosimiglianza che nemmeno il piú ingenuo fra i navigatori avrebbe dovuto dar credito a questa email. A mio avviso la ciliegina sulla torta sta nella chiusa colui che si può permettere tutto questo è il signor Bill Gates: come dire, credete pure che il signor Gates sia diventato multimilionario gettando i soldi dalla finestra. È pur vero che negli anni seguenti abbiamo sentito proclamare come vere le affermazioni piú inverosimili, però...
La persona che mi inviò l’email in questione (che detto per inciso pare proprio una brutta traduzione da un’altra lingua) premetteva di essere scettica sull’attendibilità del contenuto; ma intanto, con la ben nota formula che abbiamo imparato essere distintiva degli hoax, faceva notare che “leggete [sic] e tentare non costa nulla”.
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“Sempre che essi usino Microsoft Windows”: a dir poco inquietante. Farebbe intendere che attraverso un sistema operativo Windows, Microsoft possa spiare tutto ciò che avviene nel PC del singolo utente, anche l’invio di email, ad esempio, con un client come Eudora. Non sarebbe proprio un’attività che un colosso dell’informatica pubblicizzerebbe a cuor leggero. A meno che, ipotesi scherzosamente avanzata dal nostro collaboratore Mariano Quartu, quell’essi non sia da riferire alla stessa Microsoft. Chissà, magari c’era il dubbio che sui PC della Microsoft fosse installato Linux o magari il Free BSD.