Un sostantivo che capita talvolta di sentir utilizzare è
energúmeno, nell’accezione di “persona violenta e aggressiva”. L’uso di questo sostantivo non
è particolarmente frequente, tuttavia è familiare ai piú. Poco noto è però il reale significato del termine, che costituisce un’interessante
curiosità.
Premettiamo che il sostantivo deriva (attraverso il suo adattamento latino) da un participio della lingua greca, per l’esattezza il presente participio medio con valore passivo del verbo
ἐνεργέω (energéo): il significato piú comune del verbo è
agire, eseguire o anche
operare. È però attestato
anche un altro valore del verbo: quello di
avere rapporti sessuali. Nella sua diatesi passiva il verbo viene cosí a significare
essere posseduto.
Nel greco cristiano il verbo assunse per estensione semantica l’ulteriore valore di
essere posseduto dal demonio (o da un demone). Un
energumeno o un’
energumena vengono quindi ad essere persone il cui corpo è controllato da una potenza preternaturale. I comportamenti violenti e brutali, come pure la manifestazione di capacità
straordinarie, sono comunemente associati alla condizione dell’indemoniato: ed ecco che il termine, un po’ banalizzato nell’uso comune, passa a designare non piú la persona
in condizione di possessione sovrannaturale, ma piú banalmente un individuo prepotente e aggressivo.
1 ottobre 2014
Questo testo è proprietà intellettuale dell’autore, Ferruccio Sardu. La sua riproposizione, anche parziale, implica la citazione della fonte.
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