Un giovane imprenditore del New England si recava spesso nei Caraibi per questioni legate al suo lavoro (possedeva una piccola impresa di export/export). Capitò, durante uno di questi viaggi di lavoro, che si distraesse con una giovane del posto, con la quale intrattenne una breve relazione.
Tempo dopo, la ragazza rintracciò il nostro imprenditore, e gli comunicò di essere incinta e prossima al parto. Il giovane, come si può immaginare non fu particolarmente rallegrato dalla notizia; disse alla ragazza che, se effettivamente il figlio era suo, avrebbe provveduto al suo mantenimento con un assegno mensile; e, dopo qualche insistenza della ragazza, acconsentí anche a un riconoscimento ufficiale della paternità.
Per questi motivi, alla nascita del bambino, entrambi i presunti genitori, e naturalmente il bambino stesso, furono sottoposti a un esame del DNA. Il risultato del test fu sconcertante: i medici, increduli chiesero di poter effettuare altri riscontri, ma alla fine la risposta fu che il giovane non era il padre del bambino, ma con un grado di certezza del 99 % si poteva affermare che era fratello consanguineo della ragazza (i fratelli sono detti consanguinei quando condividono lo stesso padre, uterini se condividono la stessa madre, germani se condividono entrambi i genitori).
Evidentemente, il padre del giovane, o meglio di entrambi i giovani, precedente titolare dell’azienda di import/export, aveva avuto gusti simili a quelli del figlio in tema di relax sul lavoro.
L’unica morale che questa storia mi suggerisce dà titolo alla leggenda:
la mela non cade mai (troppo) lontana dall’albero.
12 ottobre 2011
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