Circola da tempo una leggenda metropolitana che da poco ho sentito per l’ennesima volta riferire come realmente accaduta a un conoscente di conoscenti o a un amico di cugini.
Il protagonista è un ragazzo che da qualche tempo fa coppia con una ragazza particolarmente attraente, e che dopo un po’ di pazienza riesce finalmente una sera a fare l’amore con lei. L’esperienza è particolarmente gratificante, tant’è che per tutta la notte il giovane sogna la ragazza, e al risveglio si ritrova estremamente eccitato al ricordo dei bei momenti trascorsi.
Non potendo aspettare il pomeriggio per rivedere la ragazza, e disponendo delle sue mutandine che la sera prima ha portato via come ricordo, il giovane, ancora disteso sul letto, si mette le mutandine sul viso e chiude gli occhi, inebriandosi del profumo della ragazza, e comincia a darsi piacere, ricordando gli avvenimenti del giorno passato.
Al termine della pratica, il ragazzo si toglie le mutandine dal viso e, mentre cerca dei fazzoletti per darsi una ripulita, vede sul comodino una tazza di caffellatte e dei biscotti: la madre, entrata nella camera in punta di piedi per non disturbarlo, ha lasciato la colazione sul comodino e si è allontanata con passo felpato.
Vi lascio immaginare l’imbarazzo del poveretto!
13 ottobre 2011
Se vuoi commentare questa leggenda, oppure comunicarne una versione alternativa, invia un’email al Webmaster dalla pagina dei contatti.
Questo testo è proprietà intellettuale dell’autore, Ferruccio Sardu. La sua riproposizione, anche parziale, implica la citazione della fonte.
← Precedente Successiva →
Torna al menu delle Leggende Metropolitane