Si racconta di una studentessa universitaria che portava una vistosa pettinatura cotonata, tanto particolare da suscitare l’ilarità dei suoi colleghi. Un giorno la ragazza ebbe un malore durante una lezione, e perse i sensi. Fu subito trasportata in ospedale, ma cadde in coma e morí il giorno seguente. Durante l’autopsia, quando il perito settore cominciò a rasarle il capo, una quantità di scarafaggi fuggirono dai capelli. Avevano nidificato nella pettinatura e provocato delle lesioni nel cuoio capelluto, che poi si erano gravemente infettate.
In un’altra versione, la vistosa pettinatura ospitava un nido di ragni. In un caso come nell’altro viene rimarcato che la giovane aveva mantenuto la complicata acconciatura per lungo tempo
senza lavare i capelli: si tratta dunque di un caso di vanità punita (oltre che di igiene trascurata).
La leggenda rappresenta l’ennesima variazione su un tema noto: quello del comportamento piú o meno avventato al quale segue l’infestazione da parte di un parassita. Si vedano ad esempio
leggende come
Non leccate le buste o
Un brutto mal di pancia.
30 ottobre 2011
Se vuoi commentare questa leggenda, oppure comunicarne una versione alternativa, invia un’email al Webmaster dalla pagina dei contatti.
Questo testo è proprietà intellettuale dell’autore, Ferruccio Sardu. La sua riproposizione, anche parziale, implica la citazione della fonte.
← Precedente Successiva →
Torna al menu delle Leggende Metropolitane