A proposito di timori ancestrali nei confronti di infidi animali che potrebbero fare irruzione nelle nostre vite; e a proposito di altrettanto ancestrali paure, ecco che a un giovane capitò un giorno di provare l’impellente bisogno di recarsi a un bagno. Non avendo a disposizione di meglio, e trovando sulla sua strada un bar piuttosto scalcinato, il nostro decise di approfittare dei servizi che questo offriva. Ordinato di fretta un caffè, chiese di potersi recare alla ritirata, e qui si accomodò sulla tazza preposta alla bisogna e fece, insomma, quel che andava fatto.
Ahimè, un dolore terribile lo colse immediatamente: saltò su, e si rese conto che il suo scroto era stato morsicato: fece in tempo a vedere la sagoma di un grosso ratto che, emerso dal fondo della tazza, ora batteva in ritirata. L’odioso animale, non contento che gli si defecasse in testa, aveva reagito aggressivamente all’ingiuria, mordendo la parte del malcapitato che piú aveva a tiro.
La leggenda continua in vari modi, ma ci piace pensare che il giovane, prontamente soccorso da un’ambulanza, non abbia riportato lesioni gravi, e che la sua disavventura si sia risolta in un doloroso (e, questo è certo, traumatizzante) spavento.
Morale, come sempre: attenti a dove la fate!
16 dicembre 2011
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