Leggende metropolitane
Palloncino killer



Quand’ero bambino ebbe una certa fortuna una leggenda metropolitana che narrava la triste sorte di un bimbo che morí soffocato da un palloncino gonfiabile che aveva inavvertitamente inghiottito. Secondo la drammatica leggenda, il palloncino si sarebbe incastrato nella trachea dello sventurato sicché, quando questi cercava di respirare, il palloncino si gonfiava e l’aria non poteva giungere ai polmoni. In men che non si dica, la tragedia si compí e il bambino morí.
Un’altra variante attribuiva invece l’incidente a un chewing gum, quello che normalmente chiamavamo cingomma (o anche ciungomma, con espressione considerata però meno elegante). Identica la dinamica (formazione di un palloncino nella trachea), minore però la credibilità della situazione.
Va da sé che una raccomandazione che i bambini si sentivano spesso ripetere era: attenzione a non inghiottire la gomma da masticare.
Ai tempi le notizie si diffondevano con facilità grazie al passaparola, e non v’era troppa consapevolezza del fenomeno delle leggende metropolitane: la vicenda del palloncino, o della cingomma era comunemente creduta. D’altronde si sapeva bene che anche le buste di plastica nascondevano un pericolo (questo certamente ben piú reale) visto che noi marmocchi avevano talvolta l’abitudine di mettercele in testa. E nel mentre che noi si costringeva gli angeli custodi a un superlavoro, dati i nostri salti e voli, le esplorazioni delle prese della corrente e quant’altro, ecco però che a non inghiottire le cingomme; o i palloncini gonfiabili; a quello sí che si stava attenti.

22 maggio 2012


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