Circolò nel 2000 un’email dai toni patetici che ricevetti in inglese e che qui traduco:
Una bambina dell’età di 8 anni, chiamata Madison, è morta pochi giorni fa. Ci è stato richiesto di diffondere questa comunicazione. I familiari di Madison sono stati informati dai medici che vi sono stati in tempi recenti alcuni altri casi di bambini deceduti in maniera simile. La sola circostanza comune fra queste morti è stata l’assunzione contemporanea di motrin
e robitussin
e questo ha determinato un attacco cardiaco. Questa è la convinzione dei medici, che hanno raccomandato di diffondere l’informazione. Non date ai bambini questi due medicinali insieme. Potete dargliene uno, ma non tutti e due. Quando Madison è svenuta a causa dell’attacco di cuore, la mancanza di ossigeno ha danneggiato il suo cervello; è stata collegata a un respiratore, ma ha subito altri quattro attacchi, e infine è morta. Per favore, fate circolare.
Il testo ha tutte le caratteristiche del tipico hoax, in particolare il quadro patetico che dipinge mira ovviamente piú a commuovere che a informare. Riguardo i farmaci incriminati, il
motrin è un analgesico a base di ibuprofene, principio attivo che si trova in molti farmaci da banco. Il
robitussin è un farmaco antitosse a base di destrometorfàno (altro principio attivo di utilizzo abbastanza comune). Non sono assolutamente note interazioni fra i due farmaci, e l’instaurazione di rapporti di causa-effetto fra l’assunzione contemporanea dei due farmaci e una crisi cardiaca è assolutamente arbitraria.
Si tratta di un caso di disinformazione molto grave, che non deve essere sottovalutato. In verità il buon senso dice che si dovrebbe usare la massima prudenza nel somministrare farmaci a dei bambini, e certo non è una pratica accettabile somministrare due farmaci contemporaneamente; è anche opportuno sottolineare che le istruzioni contenute nei bugiardini andrebbero sempre lette scrupolosamente, ma con scrupolo anche maggiore prima di procedere alla somministrazione a una persona in tenera età. Proprio per la gravità dell’argomento, diffondere false notizie che possono in ultimo portare alla sottovalutazione del problema finisce per essere un atto irresponsabile. Il vero problema non è accusare di effetti letali farmaci che tali effetti non determinano, quanto di diffondere una cultura di prudenza, nella considerazione che nessun farmaco è mai del tutto innocuo, e che l’assunzione di qualunque
medicinale va sempre considerata un male minore.
11 dicembre 2011
Questo testo è proprietà intellettuale dell’autore, Ferruccio Sardu. La sua riproposizione, anche parziale, implica la citazione della fonte.
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