Anni fa circolò un’email davvero spaventosa, che qui riporto:
It’s not a joke! This drug contains HIV virus factors.
The company name that made this product is Bayer; one of its products in the Middle East is the famous Aspirin, be aware when you buy drugs, ask where it’s manufactured and who is the supplier and if there are any local alternative.
Be aware!
The medicine they are talking about is for hemophilia daises and is used on children and contains the HIV virus factor that it is called factor aid or factored.
The drug used to be sold in USA but later banned when attorneys could prove its link to HIV virus and AIDS disease. Eventually it was stopped in USA but still being sold to France, Spain, Japan, Latin America and other countries in Asia and Middle East.
Many children with hemophilia died using this product and their infected relatives as well. You can see the CNBC TV interview on the link below.
Save a life Today!
Come sempre, ho normalizzato la grafia di questo testo, eliminando alcune lettere maiuscole, e le ripetizioni di punti esclamativi.
In questa email il meccanismo di disinformazione è piuttosto classico. Prima di tutto si prospetta una grave minaccia per la salute (e l’AIDS nell’immaginario collettivo degli ultimi decenni è quel che la peste era stato in passato: lo spauracchio numero uno. Affezione mortale e incontrollabile). Quindi si identifica un responsabile: una grande industria farmaceutica (dunque, una potente organizzazione che ha nelle sue mani la salute dei cittadini del mondo: e qui c’è tutto lo spazio per illuminare la fantasia: spregiudicatezza e potere che vanno di pari passo). Poi c’è l’assonanza fra il nome
factor aid e il nome della malattia. Ancora, la mozione degli affetti, quando si citano i
molti bambini emofiliaci morti. Ancora, il citare il fatto che il farmaco sarebbe stato messo fuori commercio negli Stati Uniti, ma indiscriminatamente venduto in altri paesi, fra cui quelli del Medio Oriente, aggiunge un tocco di «credibile» spregiudicatezza all’intera storia. Ricordare infine che la Bayer è la ditta produttrice dell’aspirina è l’ultimo tocco, poiché l’aspirina è un farmaco di uso quotidiano, quello che si dà tranquillamente anche ai bambini: e qui si ottiene il risultato di far sentire la minaccia piú vicina e piú subdola.
L’hoax fa leva su una paura non illegittima ma datata: in passato gli agenti di coagulazione del sangue potevano avere una reale pericolosità, prima che le tecniche di scansione del sangue ai fini dell’identificazione del virus HIV fossero messe a punto: ma naturalmente, da molti anni a questa parte, non v’è il rischio di contrarre l’AIDS attraverso farmaci; tantomeno si può immaginare la volontà di un’industria farmaceutica di diffondere il contagio.
25 dicembre 2011
Questo testo è proprietà intellettuale dell’autore, Ferruccio Sardu. La sua riproposizione, anche parziale, implica la citazione della fonte.
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