Circola già da un po’, è una mistificazione abbastanza evidente, ma merita che si faccia qualche riflessione sulle sue dinamiche.
A me è giunta per email, un’immagine raffigurante il testo di questo hoax mi è pure stata trasmessa su un social network qualche mese fa. Ma la bufala era in atto già
dal 2012, e da subito era stata riconosciuta come tale. Vediamo intanto il testo:
È bene saperlo
Attenzione
In questi giorni vengono distribuiti dei portachiavi da agganciare all’interno della vostra auto; le persone ve li offrono gratuitamente presso i parcheggi o i distributori di
carburante. Non accettateli... essi contengono un microchip all’interno del gadget. Questi delinquenti poi vi seguono fino a casa e vengono a conoscenza dei vostri movimenti per effettuare
intrustioni (sic)
e furti. Secondo la polizia, si tratta di bande di rumeni. Divulgare, per la sicurezza, anche ai vostri parenti.
Esistono anche dei testi con varianti tutto sommato di poco conto. E, come dicevamo, già nel 2012 sul sito
attivissimo.blogspot.it l’hoax era stato efficacemente commentato. Giustamente veniva sottolineato che i ladri in questione disporrebbero di una tecnologia sofisticata (e costosa) e potrebbero persino permettersi di
regalare i suddetti, costosissimi gadget;
correttamente ci si chiedeva come potrebbe mai funzionare un microchip di questo genere. Insomma, per un commento esaustivo rimandiamo al sito citato.
A noi, qualche osservazione secondaria: primo, l’hoax ha continuato a circolare indisturbato; secondo, anche alcune testate giornalistiche e siti internet hanno rilanciato l’allarme
a distanza di mesi e anni: senza che nessuno si premurasse di fare una banale ricerca sul web per smascherare a colpo sicuro la mistificazione.
In terzo luogo, e questo è il fatto piú triste, nelle varie forme in cui l’hoax è stato diffuso, si parla talora di
bande di rumeni, ora di
criminali
dell’est europeo, o magari di
benzina slovena: la diffidenza istintiva verso la tecnologia si accompagna alla piú becera xenofobia.
Io mi domando poi: cosa significa che “vengono distribuiti dei portachiavi da agganciare all’interno della vostra auto”? Da quando in qua i portachiavi si agganciano
all’interno dell’auto?
E soprattutto: perché delle persone che passano tre quarti della loro giornata incollate ai social network riescono sempre a dare grande diffusione a questi messaggi, ma non
trovano mai il tempo di verificarne l’attendibilità con una googlata? La risposta è semplicissima: gran parte dei social network rappresentano luoghi dell’effimero, dove
la comunicazione è lanciata in modo indiscriminato, raggiunge chi raggiunge e nella maggior parte dei casi si estingue immediatamente. Sicché si può semplicemente
esternare ogni sensazione, ogni pensiero, ogni stimolo che ci viene offerto, tanto niente conta se non esserci e cliccare.
5 novembre 2014
Questo testo è proprietà intellettuale dell’autore, Ferruccio Sardu. La sua riproposizione, anche parziale, implica la citazione della fonte.
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