Mitologia greca
Dafne



Dafne era una ninfa dei monti, figlia del fiume Peneo, e sacerdotessa di Gea, la Madre Terra. La ninfa aveva una relazione con il mortale Leucippo che, per poterla incontrare, usava vestirsi da fanciulla per raggiungerla alle pendici di un monte, dove ella sovente si trovava insieme alle altre ninfe. Il geloso Apollo, che da tempo si era invaghito di Dafne, suggerí un giorno alle ninfe di prendere nude il bagno in un ruscello, al fine di essere sicure che nel loro gruppo non si fosse intrufolato un uomo. Fu cosí che l’inganno di Leucippo fu scoperto, ed egli fu ucciso dalle ninfe irate.
In seguito Apollo tentò di sedurre Dafne, ma ella non ne voleva sapere. Infine egli cercò di aggredirla per usarle violenza, ma Dafne fuggiva per non farsi prendere; quando il dio la raggiunse e l’afferrò, Dafne invocò Gea di soccorrerla; la Madre Terra subito intervenne, facendo sparire la ninfa e trasportandola nell’isola di Creta. Si dice che da allora prese il nome di Pasifae. Al suo posto Apollo trovò un rametto di alloro, con le cui foglie intrecciò una corona.
È per questo motivo che da allora Apollo è chiamato «portatore di alloro», ed è anche per questo che da quel giorno a Sparta l’alloro è detto δάφνα, e ad Atene δάφνη.

23 ottobre 2011


Questo testo è proprietà intellettuale dell’autore, Ferruccio Sardu. La sua riproposizione, anche parziale, implica la citazione della fonte.


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