Víðarr, dio nordico della vendetta, è anche denominato
il dio silenzioso. È figlio di Óðinn e della gigantessca Gríðr. Nel giorno dei Ragnarök è predestinato a partecipare alla battaglia finale e a uccidere il lupo cosmico Fenrir, vendicando cosí la morte di Óðinn. Peraltro, Víðarr è uno dei pochi æsir destinati a sopravvivere al
fato degli dèi: sarà dunque uno di quelli che daranno inizio a una nuova era, insieme a suo
fratello Váli, a Baldr e Höðr e a Móði e Magni, figli di Þórr.
L’epiteto di
silenzioso sottintende l’atteggiamento di concentrata preparazione al suo compito: Víðarr è un dio contemplativo. A differenza di Þórr, non ama prendere parte a imprese eroiche, ma la sua forza è incommensurabile, ed è a lui che gli æsir ricorrono in situazioni di emergenza. In questo senso, egli pare poter essere interpretato come la figura destinata a ristabilire l’equilibrio quando esso viene compromesso, dio dell’ordine del cosmo piú che della vendetta.
29 ottobre 2011
Questo testo è proprietà intellettuale dell’autore, Ferruccio Sardu. La sua riproposizione, anche parziale, implica la citazione della fonte.
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