Quella degli æsir non è l’unica stirpe divina: accanto a loro vi sono i vanir, loro alleati. Mentre gli æsir sono
divinità guerriere, i vanir sono dèi della fertilità. Si narra che un tempo le due stirpi entrarono in conflitto, e che fu la
prima volta che una guerra fu combattuta. La colpa fu di una strega di nome Gullveig, che apparteneva al popolo dei vanir, e che era giunta
ad Ásaheimr con l’intento di diffondere la corruzione e la malvagità. Ella praticava l’arte magica chiamata seirðr, che
è una pratica vergognosa per le donne (in quanto è un’arte malvagia) e ancor piú per gli uomini (poiché induce a
comportamenti omosessuali).
Gli æsir catturarono infine Gullveig e la uccisero trafiggendo il suo cuore con una lancia; quindi arsero il suo corpo su una pira,
ma dalle ceneri la strega rinacque. La bruciarono ancora e ancora rinacque: e quando fu arsa per la terza volta, rinacque nuovamente.
Nel frattempo i vanir scesero in guerra contro gli æsir, per vendicare l’aggressione a un’appartenente alla loro stirpe. La guerra
fu lunga e le sue sorti furono alterne: i vanir riuscirono addirittura ad abbattere Ásgrindr, il cancello posto a protezione di
Ásgarðr, e a calpestare il suolo della città degli æsir. Infine le due stirpi giunsero a un accordo, e tra loro vi fu
pace: i due popoli si scambiarono ostaggi, e alcuni fra i piú importanti vanir furono accolti tra gli æsir: tra loro Njörðr,
Freyr e Freyja. Cosí pure il dio Hœnir fu accolto tra i vanir. Malgrado ancora vi fossero piccole incomprensioni, infine le due
stirpi divine si fusero, e da allora vivono in perfetto accordo. Quando giungerà il giorno dei Ragnarök, vanir e æsir
combatteranno fianco a fianco la battaglia finale.
2 novembre 2011
Questo testo è proprietà intellettuale dell’autore, Ferruccio Sardu. La sua riproposizione, anche parziale, implica la citazione della fonte.
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