Nella mitologia nordica, una delle dee della fecondità è Gefjun, appartenente alla stirpe degli æsir. Su di lei si racconta un curioso aneddoto:
un giorno, travestita da mendicante, fece divertire il re svedese Gylfi, che le offrí come ricompensa tutta la terra che quattro buoi avrebbero arato in un
giorno. Gefjun allora tramutò in buoi i quattro figli che aveva generato a un gigante. Dotati di forza poderosa, i buoi ararono tanta di quella terra
che, quando infine Gefjun la portò via, nel terreno si produsse un vuoto che poi sarebbe divenuto il lago Lögrinn. Con la terra, Gefjun formò
un’isola, che è poi l’isola danese che oggi chiamiamo Zealand. In seguito ella andò moglie a un figlio di Óðinn, il cui nome è
Skjöldr, che tra le altre cose fu re di Danimarca e da cui discese una lunga stirpe di sovrani.
È noto che Gefjun ha a cuore le vergini, e che le donne che muoiono senza aver conosciuto un uomo si rivolgono a lei negli ultimi momenti della loro
vita: tuttavia l’affermazione secondo la quale sarebbe vergine ella stessa appare del tutto incongrua.
20 novembre 2011
Questo testo è proprietà intellettuale dell’autore, Ferruccio Sardu. La sua riproposizione, anche parziale, implica la citazione della fonte.
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