L’universo è costituito da nove mondi, che furono creati da Óðinn, Vili e Vé dopo l’uccisione del gigante del gelo Ymir. Infatti i tre
dèi forgiarono la terra con la carne del gigante, e con il sangue fecero il mare; le sue ossa divennero montagne e i suoi denti pietre; infine con il cranio
di Ymir diedero forma alla volta celeste. Questo è l’universo, alle cui estremità si trovano due mondi opposti: Niflheimr, il regno del gelo, che sta a
settentrione. e Muspell, regno del caldo, che si trova a Meridione. Niflheimr e Muspell esistono fin da tempi immemorabili, da quando il resto dell’universo non era
che un abisso chiamato Ginnungagap. Ora Óðinn, Vili e Vé presero le sopracciglia di Ymir e con esse recintarono, a metà strada fra
Niflheimr e Muspell un giardino, che chiamarono Míðgarðr, ossia «giardino di mezzo». E qui posero a dimorare gli esseri umani.
Míðgarðr è il terzo mondo, ma altri ve ne sono: Ásaheimr, dove hanno dimora gli æsir, dèi supremi: all’opposto di questo
mondo sta Hel, che è la dimora dei morti. Vi è poi Vanaheimr, patria degli dèi chiamati vanir, che sovrintendono alla fecondità, e il suo
opposto Jötunheimr, dove risiedono i giganti, che sono creature della distruzione. Ancora, vi è Álfheimr, il mondo degli elfi, e
Svartálfaheimr, dove si trovano i nani, detti anche elfi neri. Come gli elfi sono creature luminose, cosí gli elfi neri sono la loro controparte
oscura.
Tutti i nove mondi sono abbracciati dai rami del frassino cosmico
Yggdrasill; va detto anche che il mare, che pure fu creato da
Óðinn, Vili e Vé, sta al di fuori di questo schema cosmologico. È un
altrove su cui l’autorità degli dèi supremi non
si estende, e quindi si trova al di là delle propaggini di Yggdrasill.
23 novembre 2011
Questo testo è proprietà intellettuale dell’autore, Ferruccio Sardu. La sua riproposizione, anche parziale, implica la citazione della fonte.
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