Usiamo comunemente l’aggettivo
controproducente per connotare un’azione che si rivolge contro chi la compie. Ciò che non salta immediatamente all’occhio è che si tratta di un termine tecnico, e piú precisamente di un modo di dire del linguaggio giuridico. In origine infatti si trattava non di un aggettivo ma di una locuzione latina (utilizzata nel campo del diritto e riferita a uno specifico contesto che si verifica durante un dibattito giudiziario):
contra producentem, detto di argomentazione, o eventualmente di prova, prodotta in giudizio; il significato è che l’argomentazione o la prova presentata da una delle parti in causa si ritorce per l’appunto contro chi l’ha prodotta. La locuzione si è poi trasformata in un aggettivo, finendo per essere dotata di plurale, e il suo raggio d’azione si è ampliato, arrivando a inglobare comportamenti e atti comunicativi non riferibili al contesto giuridico.
17 dicembre 2011
Questo testo è proprietà intellettuale dell’autore, Ferruccio Sardu. La sua riproposizione, anche parziale, implica la citazione della fonte.
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