Dite, in latino
Dis Pater è nella religione romana il dio che presiede all’oltretomba. In realtà egli è soprattutto dio della terra, e in particolare del sottosuolo: dipende dunque dalla sua benevolenza che il suolo sia generoso, tanto per l’aspetto che riguarda la fertilità quanto per la generosità nel fornire le ricchezze minerali. Il suo nome riflette d’altronde questo concetto, poiché risale (in virtú di una contrazione) al sostantivo
dives: significa dunque
Ricco Padre o meglio
Padre delle ricchezze. Dal momento che la terra, oltre a offrirci le sue ricchezze, ci accoglie dopo la morte, e d’altronde la fertilità del suolo dipende proprio dal ciclo naturale che alla terra riporta gli esseri viventi, Dite ha finito per essere visto anche come dio dei morti, e per estensione dell’oltretomba. Va però inteso come un nume benevolo, che apre ai mortali le porte della loro ultima dimora. Si deve comunque osservare che i romani non ebbero mai una grande attenzione per il regno dei morti, e non elaborarono particolari credenze al riguardo: fu in sostanza in virtú dell’influenza di altri popoli, i greci in particolare, che attribuirono all’antico e oscuro dio ctonio anche la prerogativa di sovrano dei morti, finendo poi per identificare in lui l’Ade degli elleni.
8 dicembre 2011
Questo testo è proprietà intellettuale dell’autore, Ferruccio Sardu. La sua riproposizione, anche parziale, implica la citazione della fonte.
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