La creazione dell’universo non fu un fatto semplice. Molte volte Dio diede vita a mondi, e sovente essi furono abitati da uomini; ma di essi il Signore non fu soddisfatto, e li spazzò via, senza che di essi si mantenesse memoria. La creazione risultava sempre imperfetta: semplicemente, i mondi che Dio aveva plasmato mancavano di qualcosa di essenziale, che li rendesse degni del loro creatore.
Fu per questo motivo che, prima di accingersi a creare ancora una volta il mondo, il Signore creò, fra le altre cose, Torah: ossia la Legge.
La Legge sedette accanto a Dio come sua consigliera: e fu forse lei a incoraggiare il Creatore a riiprendere la sua opera e dar vita a un nuovo mondo. Sappiamo comunque che Torah, la Legge, deve risiedere nella mente degli uomini, e che perché la creazione fosse all’altezza del signore furono anche creati il Trono Divino, da cui Dio esercita la sua autorità, l’Eden dove i giusti saranno premiati e la Gehenna dove gli empi saranno puniti; e ancora, il nome del Messia che guiderà gli uomini, il Padiglione Celeste e il Pentimento. Da questi primi atti prese spunto la nuova creazione.
24 ottobre 2011
Questo testo è proprietà intellettuale dell’autore, Ferruccio Sardu. La sua riproposizione, anche parziale, implica la citazione della fonte.
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