Mitologia ebraica
I reem



Tra gli animali favolosi che popolano il mondo, meritano una menzione particolare i reem. Non capita a tutti, nella vita, di incontrare questo particolare animale, giacché ne esiste solo una coppia in tutto il pianeta. Il reem è un toro selvaggio di enormi dimensioni: chi ha avuto occasione di vederne uno, testimonia che è grande quanto una montagna. Come si diceva, in tutto il mondo esiste una sola coppia di questi animali, e il maschio e la femmina vivono in parti opposte del pianeta. Al compimento del loro settimo anno di età si incontrano e si accoppiano, ma subito dopo il concepimento la femmina uccide il maschio a morsi; quindi si ritira per portare a buon fine la gravidanza. Questa è molto impegnativa, e la femmina giace ora su un fianco, ora sull’altro, senza potersi piú alzare. È poi destinata a morire di parto, dando alla luce una nuova coppia di reem, che subito si separano. Il maschio va verso oriente, la femmina verso occidente, e vivono separati per sette anni, fin quando l’istinto li spinge a riincontrarsi e ricominciare il ciclo con un nuovo accoppiamento. I reem sono talmente grandi che non hanno potuto trovare riparo nell’arca di Noè; si sono però salvati stando aggrappati all’arca e nuotando per tutto il tempo del diluvio.
Si dice che un giorno il re David salisse senza accorgersene sulla schiena di uno di questi animali, e ne poté scendere solo al sopraggiungere di un leone inviato da Dio stesso, di fronte al quale il reem si inchinò in segno di sottomissione.

27 novembre 2011


Questo testo è proprietà intellettuale dell’autore, Ferruccio Sardu. La sua riproposizione, anche parziale, implica la citazione della fonte.


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