Un mito poco diffuso narra della nascita di divinità minori note come i
dattili idei. Il loro nome significa letteralmente
dita del monte Ida:
narra infatti il mito che la dea Rhea, quando era in attesa di Zeus, non appnea giunsero le doglie e si rese conto di essere prossima al parto, si recò a
partorire sul monte Ida. Durante il travaglio fu straziata da terribili dolori e, cercando di alleviare le sofferenze, premette le dita contro il suolo del monte,
conficcandole in profondità nella terra. Dai dieci fori che la dea aveva lasciato nel terreno, spuntarono immediatamente dieci creature divine: cinque maschi
dai fori lasciati dalle dita della mano destra, e cinque femmine dai fori lasciati dalla mano sinistra. Si dice che i maschi furono maestri nell’arte della
metallurgia, e primi fra tutti diedero inizio alla lavorazione del ferro; le femmine invece furono maghe potenti, e fra le altre cose istruirono Orfeo. Si noti, nel
mito, il particolare dell’associazione della mano destra con il lavoro manuale del fabbro, e della mano sinistra con la “maldestra” arte della magia.
9 dicembre 2011
Questo testo è proprietà intellettuale dell’autore, Ferruccio Sardu. La sua riproposizione, anche parziale, implica la citazione della fonte.
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