Non che sia precisamente una curiosità: parliamo oggi di un errore piuttosto diffuso: l’uso errato del verbo
comminare. Il suo significato è propriamente
minacciare, e deriva da un verbo latino
comminari, che è poi un composto del piú comune
minari ossia, appunto, «minacciare». Il verbo è di uso giuridico, in quanto comminare significa precisamente
minacciare una sanzione a un trasgressore. Tutti noi sappiamo che, se trasgrediremo a una qualche norma, una sanzione potrà esserci inflitta: poiché appunto la legge ce la commina.
È tuttavia tristemente frequente sentir usare il verbo in questione nell’accezione di «infliggere» una sanzione; laddove il termine tecnico piú adatto sarebbe
irrogare, mentre quello di
comminare è proprio un uso sbagliato. Un giudice non può comminare una pena: la può infliggere, o meglio irrogare. Ma comminare non è in suo potere, giacché non gli compete una funzione legislativa.
Ma basta fare una piccola ricerca a caso con un motore di ricerca ed ecco un esempio dell’errore: «Un tribunale in Egitto ha comminato la pena di morte per l’autore della sparatoria che causò la morte di sei copti prima della messa di Natale»: citazione tratta dal sito
il Giornale.it. Ecco il
collegamento all’articolo in questione. Chiunque voglia prendersi la briga di fare una bella ricerca su Internet noterà con sconforto quanto questo tipo di svista
sia frequente.
2 dicembre 2011
Questo testo è proprietà intellettuale dell’autore, Ferruccio Sardu. La sua riproposizione, anche parziale, implica la citazione della fonte.
← Precedente Successiva →
Torna al menu delle Curiosità Linguistiche