Curiosità linguistiche
Dall’alba al tramonto



C’è un’espressione di uso piuttosto comune che mi ha sempre provocato un po’ di fastidio: dall’alba al tramonto. Il fastidio si è invero attenuato in una circostanza, quando ho avuto modo di vedere la pellicola Dal tramonto all’alba, la cui visione consiglio caldamente, diretta da Robert Rodríguez, e nella quale recitano fra gli altri Quentin Tarantino, Harvey Keitel e George Clooney. Ma questa è un’altra storia.
Tornando all’espressione dall’alba al tramonto, ciò che mi ha sempre infastidito è l’asimmetria di questo modo di dire. L’alba non è l’equivalente del tramonto; per spiegarmi meglio, se noi assumiamo che l’alba sia il momento in cui ha inizio il dí, allora il momento in cui esso ha termine è il crepuscolo; se invece assumiamo che il dí termini al tramonto, allora dobbiamo anche dire che inizia con l’aurora.
Propriamente, infatti, l’alba è il momento del giorno in cui compaiono le prime luci del sole, prima che l’astro sia sorto. Il suo sorgere è invece l’aurora. Specularmente, si ha il tramonto, quando l’astro scompare all’orizzonte; e il crepuscolo, il momento del giorno in cui le ultime luci del sole sono ancora visibili dopo il tramonto dell’astro. Sicché sarebbe piú corretto dire dall’alba al crepuscolo o meglio, io credo, dall’aurora al tramonto.

11 dicembre 2011


Questo testo è proprietà intellettuale dell’autore, Ferruccio Sardu. La sua riproposizione, anche parziale, implica la citazione della fonte.

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